ammonio
ammònio s. m. [tratto da ammoniaca]. – In chimica, ione monovalente positivo (NH4+) che deriva dall’ammoniaca; si comporta come un metallo alcalino, formando un gran numero di sali, tutti di grande importanza pratica, tra i quali: il carbonato di a., adoperato in forma neutra come mordente in tintoria, come accelerante della fermentazione nell’industria vinicola, nella preparazione di lieviti artificiali, e in forma acida (bicarbonato) nella preparazione di lieviti minerali, come sgrassante nell’industria della lana, ecc.; il cloruro di a., usato nella zincatura, nella saldatura, nella fabbricazione di pile a secco, nella tintura e stampaggio tessuti; il nitrato di a., usato come fertilizzante, nella preparazione di esplosivi e di miscele frigorifere; il solfato di a., usato come fertilizzante, come ingrediente di miscele ignifughe, nella concia al tannino; il solfuro di a., adoperato in chimica analitica, nell’industria tessile, ecc. Altri sali trovano impiego in medicina, come l’acetato di a., dotato di proprietà stimolanti e diaforetiche, il benzoato di a., espettorante, antispasmodico, diaforetico, il bromuro di a., in sostituzione del bromuro di potassio; altri ancora (benzoato, gluconato, isovalerianato di a.) sono adoperati nell’industria alimentare.