ammenda
ammènda s. f. [der. di ammendare]. – 1. Riparazione di una colpa commessa o risarcimento di un danno recato ad altri: fare a. di un fallo, riconoscerlo e ripararlo; ha fatto anni di penitenza per a. dei suoi peccati. 2. a. In diritto, pena pecuniaria stabilita per le contravvenzioni, consistente nel pagamento allo stato di una determinata somma, e convertibile nell’arresto in caso d’insolvenza del condannato: infliggere, versare, pagare un’a.; in partic., Cassa delle a., organo dello stato che ha il compito di provvedere all’assistenza dei liberati dal carcere e delle famiglie dei detenuti, attingendone i mezzi dal pagamento di somme disposte (come sanzione disciplinare o come proventi d’altra natura) da numerose norme del codice di procedura penale. b. Nell’organizzazione sportiva, multa che si infligge ad atleti partecipanti a una gara, in caso d’infrazione a un regolamento o di disobbedienza a un commissario, arbitro o membro di giuria.