ambiguo
ambìguo agg. [dal lat. ambiguus, der. di ambigĕre «dubitare, essere indeciso», comp. di amb- «intorno» e agĕre «spingere»]. – 1. a. Di significato incerto, che può essere variamente interpretato: parole a.; responso a.; rispose con una frase ambigua; nella logica formale, in contrapp. a univoco, si dice di termine che suggerisce due o più significati differenti (anche equivoco). b. Che lascia perplessi sulle intenzioni, quindi doppio, falso: tenere un contegno a.; presentarsi, muoversi, agire con un fare ambiguo. c. Che dà adito a sospetti di natura morale, equivoco: un ambiente a.; una persona di reputazione a.; una persona, una situazione ambigua. d. ant. Irresoluto, incerto fra due o più parti. 2. estens., non com. Di incerta natura o provenienza: suono, rumore a.; e con accezioni specifiche: malattia a., non chiaramente conosciuta; pianta a., non ancora classificata. 3. In anatomia del sistema nervoso, nucleo a., formazione del midollo allungato dalla quale prendono origine il nervo spinale e le fibre motrici dei nervi vago e glosso-faringeo. ◆ Avv. ambiguaménte, in modo ambiguo, equivoco: rispondere ambiguamente, e più com. comportarsi, agire ambiguamente.