altronde
altrónde avv. [lat. alĭter ŭnde], letter. – 1. Da un’altra parte: faccendo sembiante di venire a., se ne salì in casa sua e desinò (Boccaccio); E poi ch’a. io non sperava aita, Pronto offrì se medesmo al mio soccorso (T. Tasso). Anticam. fu usato anche con le prep. di o da, da altra parte, da altro luogo, e fig. da altra causa, per altro motivo: la sua denominazione non par che sia presa d’a. (Galilei); e se più rara in quello Che nell’altra è la strage, Non avvien ciò d’altronde Fuor che l’uom sue prosapie ha men feconde (Leopardi); con altro sign., è in uso ancor oggi la locuz. avv. d’a., del resto, d’altra parte: d’a., che volete farci?; d’a. devi riconoscere che la colpa è tua. 2. ant. Altrove, in (o per) altro luogo: Et io contra sua voglia altronde ’l meno (Petrarca).