alluminio
allumìnio s. m. [lat. scient. Aluminium, termine (der. del lat. scient. alumina «allumina») coniato dal chimico ingl. H. Davy (1812)]. – Elemento chimico di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,98, del III gruppo del sistema periodico, sottogruppo dei metalli terrosi, trivalente; di colore bianco argento, duttile, malleabile, buon conduttore del calore e dell’elettricità, è stabile all’aria perché protetto da uno strato di ossido; è diffusissimo in natura, mai libero ma costituente di numerosi minerali, tra i quali la bauxite, da cui si estrae. Resistente, leggero, buon conduttore, è usato, sia solo sia in numerosissime leghe, per utensili domestici, infissi, pannelli, profilati, nella fabbricazione di cavi elettrici, ecc.; viene anche adoperato come disossidante, riducente, agente protettivo. Tra i composti più importanti: l’acetato di a., usato nella forma neutra in medicina come astringente e in quella basica come mordente e impermeabilizzante in tintoria, nella preparazione di lacche, ecc.; il bromuro di a., usato in sintesi organiche e, come catalizzatore, nelle reazioni di isomerizzazione e nel cracking; il formiato di a., adoperato, oltre che come mordente e impermeabilizzante in tintoria, come coagulante del latice della gomma; il fosfato di a., che trova impiego in ceramica e nell’industria della carta; il nitrato di a., usato nella concia del cuoio, nella fabbricazione di filamenti per lampade e, come catalizzatore, nell’industria del petrolio; l’oleato di a., usato come impermeabilizzante, essiccativo per vernici, addensante per olî lubrificanti e, in medicina, come antisettico per le malattie della pelle; il solfato di a., adoperato nella concia delle pelli, nell’industria della carta, come deodorizzante e decolorante per acqua, olî, grassi, dotato anche di azione astringente e emostatica locale.