alga
(ant. e pop. àliga) s. f. [lat. alga]. – 1. Organismo vegetale unicellulare o pluricellulare, privo di apparato vascolare, vivente in ambiente acquatico – mare, lago, stagno – e spesso anche su rocce e terreno umido: può essere fisso o fluttuante e può avere riproduzione vegetativa, sessuale o, in molti casi, regolare alternanza di generazione; le cellule (escluse le cianofite) sono provviste di uno o più nuclei e di plastidî nei quali, oltre ai pigmenti clorofilliani, possono trovarsi anche altri pigmenti azzurri, gialli, bruni o rossi, donde i nomi di alghe azzurre (cianofite), brune (feofite), rosse (rodofite), verdi (clorofite), con cui alcuni gruppi sono indicati. Alcune specie sono utilizzate come alimento, soprattutto in Giappone, Cina, Hawaii, come foraggio per animali, come concime, o forniscono importanti prodotti, quali soda, potassa, bromo, iodio, algina. Dalla coltivazione su scala industriale di particolari alghe del genere clorella si possono ricavare notevoli quantità di proteine adatte all’alimentazione del bestiame ed eventualmente dell’uomo. 2. a. A. marina, nome di due monocotiledoni primitive (Zostera marina e Posidonia oceanica), erbe perenni con lunghe foglie nastriformi, viventi completamente sommerse sulle coste dei mari dell’Europa e le cui foglie, disseccate, servono come materia d’imballaggio. b. A. di fiume, vegetale dello stesso gruppo (Zannichellia palustris), diffuso in tutto il mondo nelle acque dolci e salmastre, un tempo molto comune in tutto il territorio italiano, oggi rara per le bonifiche e gli inquinamenti. c. Nel linguaggio giornalistico, a. assassina (o a. killer), alga verde (Caulerpa taxifolia), tossica anche per l’uomo, originaria dei mari tropicali, oggi diffusa anche nel Mediterraneo, dove cresce rigogliosa infestando i fondali.TAV.