agrapha
‹àġrafa› s. neutro pl., lat. [traslitt. del gr. ἄγραϕα (sottint. λόγια «detti»), comp. di ἀ- priv. e γραϕ ή, nel senso di scrittura sacra], usato in ital. al masch. pl. – Sono così designati quei detti isolati, citati come parole di Gesù, che non si trovano nei libri canonici della Scrittura, bensì in scritti extracanonici, in papiri, in autori cristiani dei primi secoli.