affrontare
v. tr. [lat. *affrontare, der. di frons frontis «fronte»] (io affrónto, ecc.). – 1. a. Assalire, andare decisamente incontro a qualcuno, di solito con intenzione ostile: a. il nemico; lo affrontarono sulla strada; fu affrontato e ucciso; anche senza idea di ostilità: affrontai Giorgio e lo informai d’ogni cosa. Rifl. reciproco, mettersi di fronte, scontrarsi, azzuffarsi: gli eserciti si affrontarono nella pianura; i due avversarî si affrontarono sulla pubblica piazza; ant., trovarsi di fronte, imbattersi l’uno nell’altro: alla pila dell’acqua benedetta s’affrontarono insieme (Caro). b. Esporsi deliberatamente a qualche cosa: a. la morte; a. pericoli, rischi, patimenti; a. il biasimo, il pubblico disprezzo. Con altro senso, a. una questione, cominciare a esaminarla, a discuterla, a trattarla. 2. Mettere di fronte; far combaciare: a. due assi; a. i margini di una ferita chirurgica, per facilitarne la cicatrizzazione. Rifl. reciproco, combaciare insieme; fig., trovarsi d’accordo: quando intervien che non s’affronti L’un con l’altro voler, l’amor non dura (Berni). 3. intr. pron., ant. Offendersi come per un affronto: dopo che le ho parlato di donazione, s’è affrontata (Goldoni). ◆ Part. pass. affrontato, anche come agg. (v. la voce).