affidamento
affidaménto s. m. [dal lat. mediev. affidamentum]. – 1. a. L’affidare, il dare in custodia o in consegna: a. di un deposito; a. di un minorenne a un istituto. b. Nel linguaggio giur., a. familiare, insieme di norme che prevedono l’accoglienza di un minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, presso una famiglia, una singola persona o una comunità di tipo familiare che sia in grado di assicurargli mantenimento, educazione e istruzione, in vista di un suo reinserimento nella famiglia originaria o, nel caso persistano le condizioni d’inidoneità di questa, di una sua adozione. A. preadottivo, inserimento temporaneo (della durata minima di un anno) di un minore dichiarato adottabile presso la famiglia che ne ha chiesto l’adozione, allo scopo di verificare l’ambientamento del minore stesso. 2. Assicurazione, garanzia: dare a.; è un funzionario che non dà nessun a. di sé; assegnamento: fare a. su qualcuno o qualche cosa; facevo a. sulle sue ripetute promesse. 3. Nel linguaggio banc., concessione di un fido che la banca fa a un cliente. Con altro sign., lettera di a., dichiarazione di una banca estera che accompagna i titoli per fare fede della loro provenienza dall’estero. 4. Nel linguaggio tecn., sinon. di affidabilità, ma con sign. più specifico. L’affidamento, infatti, misurato da un numero compreso tra 1 e 0, ha particolare rilevanza per apparecchi, impianti, dispositivi che debbano operare senza possibilità di assistenza tecnica diretta, come nel caso degli apparati elettronici dei veicoli aerospaziali.