affannare
v. tr. [dal provenz. afanar, di origine incerta]. – 1. Provocare affanno, difficoltà di respiro: come mi affannano queste scale! Fig., angustiare, travagliare: affanni troppo tua madre; Il Dio che atterra e suscita, Che affanna e che consola (Manzoni). 2. rifl. Provare affanno; per lo più fig., affaticarsi, fare sforzi o fatiche, per qualche scopo: è inutile che t’affanni a correre, il treno è già partito; affannarsi per acquistare onori, ricchezze; affannarsi a spiegare, a convincere; per questo aspro diserto A retro va chi più di gir s’affanna (Dante); io m’affanno per voi, e non sono creduta (Manzoni). Anticam. con questo senso anche intr.: A chi più affanna ed erra in suo viaggio (Carducci). ◆ Part. pass. affannato, anche come agg. (v. la voce).