adesso
adèsso avv. [etimo incerto]. – 1. Sinon. più com. e fam. di ora 1, spec. nell’Italia settentr.; quindi: a. In questo momento: a. non posso riceverlo, sono occupato; da a. in poi, fin d’a., fino a.; per a., per il momento, o finché la situazione non muta: per a. è meglio soprassedere; e adesso? (sottintendendo, secondo il caso, varie domande: come facciamo?, che cosa succederà?, ecc.); frequente l’espressione esclamativa enfatica a. sì che ..., soprattutto per significare situazioni sgradevoli: a. sì che l’hai combinata bella!; a. sì che stiamo freschi! In unione diretta con la cong. che, forma locuz. temporale di tono particolare: a. che abbiamo finito il lavoro, possiamo riposarci; a. che i soldi son terminati, cosa facciamo? Per estens., di adesso, di oggi, del tempo attuale: la moda, la morale, la gioventù di adesso. b. Un momento fa, poco fa, or ora, con riferimento a cosa passata da poco: sono stato a. da lui; m’ha telefonato proprio a., o, ripetuto, adesso adesso. c. Di qui a poco, tra un istante, con riferimento a cosa che avverrà tra poco: dovrebbe venir qui a.; a. te lo dico. 2. ant. Tosto, sùbito: A. lo fa in gioia ritornare (Ch. Davanzati); in prop. temporali, a. come, a. che, non appena: Ch’a. con’ fu ’l sole Sì tosto lo splendore fu lucente (Guinizzelli); così ho fatto la risposta a. che siamo tornati da Palazzo (Caro).