addurre
v. tr. [dal lat. adducĕre, comp. di ad- e ducĕre «condurre»] (io adduco, tu adduci, ecc.; pass. rem. addussi, adducésti, ecc.; fut. addurrò, ecc.; condiz. addurrèi, ecc.; part. pass. addótto). – 1. letter. Condurre, portare, a una persona o verso un luogo: l’ora s’appressava Che ’l cibo ne solea essere addotto (Dante); arrecare: L’ira funesta che infiniti addusse Lutti agli Achei (V. Monti). 2. Mettere innanzi, allegare: a. esempî; a. pretesti, scuse; addusse come giustificazione la sua ignoranza; recare a sostegno: a. validi argomenti alla propria tesi; presentare in giudizio: a. prove, a. fatti o ragioni a prova, a carico, a discarico. 3. Nel linguaggio medico, avvicinare esercitando un movimento di adduzione: a. un segmento di arto alla linea mediana del corpo (o dell’arto stesso). ◆ Part. pass. addótto, anche come agg. e s. m. (v. la voce).