acculare
v. tr. [der. di culo]. – 1. a. Far retrocedere un animale sino a un determinato punto: a. il cavallo al carro; a. l’asino al muro. b. Riferito a un carretto, un barroccio e sim., porlo con le stanghe in alto e con la parte di dietro all’ingiù. 2. rifl. Mettersi a sedere per terra appoggiando la parte davanti del corpo sulle gambe anteriori ritte, detto di quadrupedi; fig., di persone, spreg., stanziarsi, stabilirsi comodamente: quelli spagnuoli si erano acculati in tre o quattro di queste città (Machiavelli). Anche, addossarsi con la parte posteriore: la vacca si acculò all’albero. ◆ Part. pass. acculato, anche come agg.: le reti ... si dilungavano per terra e s’alzavano sui piedi nudi e callosi dei pescatori acculati a rammendarle (I. Calvino); un barroccino acculato, con le stanghe in alto e la parte di dietro poggiante a terra.