accidentale
agg. [dal lat. tardo accidentalis, der. di accĭdens -entis (v. accidente)]. – 1. a. Che accade per caso, fortuito, casuale: fatto, circostanza a.; che s’incontra per caso o raramente, non abituale: uccelli che non vivono in Italia, ma sono soltanto a. o di passo; errore a., non sistematico. b. Non essenziale, non necessario: qualità a. di una sostanza. 2. Con accezioni specifiche e tecniche: a. Nel diritto, sono detti a. (contrapposti agli essenziali) quegli elementi del negozio giuridico la cui presenza non è indispensabile, in quanto possono o no essere aggiunti dalle parti allo schema negoziale tipico, per modificarne la normale rilevanza e ottenere effetti particolari che altrimenti non si avrebbero (per es., la condizione, il termine e il modo o onere, ecc.). b. In petrografia, si chiama a. (o casuale) il minerale componente non abituale di una roccia, come la pirite nelle argille, il quarzo nei calcari cristallini, ecc. c. Nelle costruzioni, carichi a., i carichi non permanenti che possono gravare su di una struttura (per es., per un ponte, il carico dovuto al transito dei pedoni e dei veicoli, mentre è permanente il carico relativo al peso proprio del ponte). ◆ Avv. accidentalménte, per accidente, casualmente: fatti che avvengono accidentalmente; in modo accessorio, secondario, come contrario di essenzialmente.