accentuare [dal lat. mediev. accentuare] (io accèntuo, ecc.). - ■ v. tr. 1. (non com.) [segnare graficamente l'accento su una parola o dargli rilievo nel parlare] ≈ e ↔ [→ ACCENTARE (1)]. 2. (estens.) a. [pronunziare una parola o una frase con tono marcato] ≈ calcare, evidenziare, marcare, scandire, sillabare. b. (mus.) [dare a una frase musicale la debita espressione rafforzando il suono delle note] ≈ accentare. c. [rendere più marcate le linee di un disegno, i colori di un quadro e sim.] ≈ caricare, evidenziare, marcare, ricalcare. ↔ attenuare. 3. (fig.) [dare risalto a un sensazione, a uno stato d'animo, ecc.: a. il dolore, il malumore] ≈ acuire, acutizzare, aggravare, inasprire, intensificare. ↑ esacerbare, esasperare. ↔ affievolire, alleviare, attenuare, attutire, lenire, mitigare, temperare. ↑ placare, sedare. ■ accentuarsi v. intr. pron. [di sensazione, stato d'animo, ecc., divenire più forte, assumere maggiore evidenza e sim.] ≈ accrescersi, acuirsi, acutizzarsi, aggravarsi, aumentare, inasprirsi, intensificarsi. ↔ affievolirsi, alleviarsi, attenuarsi, attutirsi, calare, diminuire, lenirsi, mitigarsi, ridursi, temperarsi.