accentrare
v. tr. [der. di centro; cfr. lat. mediev. accentrare] (io accèntro, ecc.). – Radunare insieme in uno stesso luogo o presso una sola persona o gruppo di persone; concentrare, riunire: a. gli uffici in un’unica sede; a. le responsabilità nelle mani di poche persone; rifl.: se le ricchezze tendono ad accentrarsi, lasciamole accentrare (Pascoli); anche nel senso fig. di convergere: l’accentrarsi degli interessi, dell’attenzione, delle aspirazioni, e sim. In partic., trarre, avocare a sé come attorno a un centro: era un direttore che accentrava tutto il lavoro; in questo senso anche con riferimento al sign. giuridico-politico di accentramento: a. i poteri, gli organi di governo, ecc. (contrario di decentrare). In senso proprio, nel linguaggio del calcio, accentrare il gioco, o accentrarsi, tendere a spostare il gioco dalle fasce laterali verso l’area di rigore avversaria. ◆ Part. pass. accentrato, anche come agg.: la popolazione del comune è tutta accentrata nel capoluogo; poteri accentrati.