accecare (non com. acciecare) v. tr. [der. di cieco, col pref. a-¹] (io accèco o accièco, tu accèchi o accièchi, ecc.; fuori d'accento, le forme con -cie- sono rare). - 1. [provocare la perdita momentanea della vista per esposizione a una luce intensa, anche fig. e assol.: una luce che acceca (la vista); l'ira, la passione lo ha accecato] ≈ ↓ abbacinare, abbagliare, (non com.) abbarbagliare, (lett., non com.) allucinare, (lett.) obnubilare. ‖ annebbiare, appannare, offuscare. 2. (fig.) [colpire vivamente o riempire di ammirazione: un'immagine che acceca] ≈ ↓ abbacinare, abbagliare, affascinare, allettare, ammaliare, conturbare, sedurre. 3. (estens., non com.) a. [coprire una fonte luminosa con un panno e sim.] ≈ oscurare. ↓ offuscare, [con uno schermo protettivo] schermare. b. [porre un dispositivo o altro a chiusura di un'apertura, una conduttura, un canale e sim.] ≈ chiudere, occludere, ostruire, otturare, tappare, turare, [riferito a una finestra e sim.] murare, [con riferimento a canali anatomici] Ⓣ (med., disus.) oppilare. ↔ aprire, (non com.) deostruire, (non com.) disotturare, liberare, sturare, [con riferimento a canali anatomici] Ⓣ (med., disus.) disoppilare.