accavallare
v. tr. [der. di cavallo]. – 1. ant. Mettere, porre a cavallo. 2. estens. Mettere una cosa sopra un’altra, sovrapporre: a. le gambe; a. una maglia, un filo, nella tessitura o nel far la calza, passare sopra senza tesserli; fig., a. le frasi, le domande e sim. In legatoria, mettere a cavallo di una segnatura un’altra segnatura, oppure un quartino, un foglio ripiegato, una copertina, ecc. 3. intr. pron. Accavallarsi, accumularsi, addensarsi: la nebbia s’era a poco a poco addensata e accavallata in nuvoloni (Manzoni); le onde si accavallavano furiosamente; le catene delle ancore si sono accavallate, si sono imbrogliate a vicenda per il movimento della nave ancorata; fig.: i pensieri mi si accavallano nella testa; è tutto un accavallarsi di problemi, di difficoltà. 4. Come termine venatorio, avvicinare la selvaggina col sistema dell’accavallatura. ◆ Part. pass. accavallato, frequente come agg.: tenere le gambe accavallate; una maglia accavallata; avere un tendine accavallato, impropriam., avere un crampo muscolare. In botanica, si dicono accavallate le foglie di una gemma quando una di esse, piegata longitudinalmente in due, abbraccia la foglia opposta, piegata nello stesso modo.