accattare
v. tr. [lat. mediev. accaptare, comp. di ad- e captare, intensivo di capĕre «prendere»]. – 1. Cercar di ottenere in dono o in prestito, per lo più chiedendo con insistenza o con servilismo: a. roba, denaro, viveri; anche di cose astratte: a. le lodi, la protezione altrui. Con sign. più generico (ma quasi sempre spreg.), andare in cerca, procurarsi in qualche modo: a. idee da altri; a. scuse, pretesti; a. brighe, impicci; bisogna che vada accattando guai per sé e per altri (Manzoni). Anticam. anche per il semplice ottenere, ricevere: incontenenza Men Dio offende e men biasimo accatta (Dante). 2. Chiedere in elemosina, mendicare, anche per la questua, per uno scopo di religione o di carità: a. il pane; usato assol., chieder l’elemosina: è costretto ad a.; gente che vive accattando. 3. ant. Prelevare denaro dai cittadini imponendo prestiti forzosi. 4. ant. e dial. Comprare (cfr. il fr. acheter, che ha lo stesso etimo).