Poeta e capitano ungherese (n. fortezza di Orzalj 1620 - m. presso Čakovac 1664), figlio di Giorgio bano di Croazia. Educato presso i Gesuiti, divenuto bano (1647), continuò per molti anni a lottare contro i Turchi. Nel tentativo di organizzare politicamente la regione, si oppose al dominio degli Asburgo, contro i quali, prima della morte, si accingeva a organizzare una rivolta. Anche come poeta egli si considera il soldato di Cristo, e il suo capolavoro è l'epopea in 15 canti Szigeti veszedelem ("La catastrofe di Sziget", 1651), nota anche con il titolo latino di Obsidio Szigetiana, nella quale esalta la figura del suo avo Miklós. Ha lasciato anche trattati politici e militari, come Az török áfium ellen való orvosság ("Medicina contro l'oppio turco", 1660).