MUSIC, Zoran (Antonio)
Pittore e incisore, nato a Gorizia il 12 febbraio 1909. Dopo un periodo di formazione all'Accademia di Belle Arti di Zagabria, fu in Spagna dal 1933 al 1935, studiando a Madrid, e successivamente a Parigi, a Vienna, a Zurigo e altrove, allestendo varie mostre personali. Attivo per parecchi anni in Dalmazia e nella Venezia Giulia, dove nel 1941 e 1942 decorò ad affresco molte chiese; fu internato nel 1943 a Dachau. È di quel tempo una serie di disegni sugli orrori del campo di concentramento. Nel 1952, anno della sua prima mostra personale a Parigi, si trasferì in quella città, pur mantenendo un atelier a Venezia.
Nel suo processo evolutivo M. ha sempre più evidentemente rinunciato al dato figurativo; in lui l'oggetto si traduce in simbolo, in notazione grafica o cromatica d'un moto intimo, perdendo di concretezza reale quanto più acquista di lirismo nella trasfigurazione mitica. La natura dei suoi paesaggi, i suoi cavalli, le reti, gli stessi ritratti non hanno nulla di episodico o di allusivo a una realtà che viva autonoma al di fuori dell'artista: essi sono l'oggetto di un'emozione cui l'artista dà forma attraverso un colore fatto di mezzi toni e trasparenze, steso a velature sottili, reso vibrante d'atmosfera dai neutri che traspaiono dal fondo, quasi filtrando dall'impasto. Il soggiorno veneziano ha certamente affinato il lirismo cromatico di M., sensibilizzandolo alla luce, liberandolo ancor più da ogni vincolo disegnativo: così le forme sono diventate segni, formule, sillabe di un linguaggio poetico che raramente si affievolisce nella pur continua ripetizione. Venezia, del 1946 (Milano, coll. Verdirame), è già pura evocazione d'atmosfera, esprimendo quasi una poetica informale che anticipa il gusto delle sue opere più recenti.
Presente alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma dal 1948, premiato (premio avv. R. Gualino) alla XXV Biennale (1950), Prix de paris ex aequo con Corpora nel 1951, rappresentato alla XXX Biennale (1960) con una personale, M. partecipa a tutte le più importanti rassegne europee e americane, espone quasi abitualmente a Roma (Gall. dell'Obelisco), Venezia (Gall. del Cavallino), Milano (Gall. del Naviglio) e in altre città d'Europa e degli S.U.A., dove molte sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. Ha eseguito le tappezzerie viaggio di Marco Polo per la nave "Augustus" e Primavera per la nave "Asia".
Bibl.: Music, ed. del Cavallino (a cura di C. E. Oppo, P. A. Quarantotti-Gambini, S. Solmi, D. Valeri), Venezia 1949; J. Bouret, Music, Parigi 1952; H. Vollmer, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler des XX. Jahrh.s, III, Lipsia 1956, p. 451 (con la bibl. preced.); T. Sauvage, Pittura italiana del dopoguerra, Milano 1957, pp. 443-44; T. Torriato, Profili: Music, in Evento delle Arti, n. 1, 1957, pp. 24-26; M. Brion, Francia e scuola di Parigi, in L'arte dopo il 1945, Milano 1959, p. 20; G. Marchiori, in Catal. XXX Biennale, Venezia 1960; G. Charbonnier, Le monologue du peintre, II, Parigi 1960.