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KODÁLY, Zoltán

Enciclopedia Italiana (1933)
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KODÁLY, Zoltán


Compositore di musica, nato a Kecskemét (Ungheria) il 16 dicembre 1882. Dopo avere scritto fra i sedici e i diciotto anni una messa e un'ouverture, s'iscrisse alla Scuola superiore di musica di Budapest (Hans Koessler). Si dedicò allo studio e alla raccolta di canti popolari magiari, che egli pose alla base della sua poetica: ma di questo materiale folkloristico egli non si è valso come di materia inerte da inserire negli schemi della musica accademica, bensì ha foggiato con esso la sua forma, innestandolo nel tronco del linguaggio musicale come linfa viva. Egli ha usato tutti i procedimenti moderni armonici e costruttivi, ma sempre conservando la sua fisionomia paesana e avendo ben presenti i caratteri fondamentali della sua razza. Sotto questo aspetto, insieme con Béla Bartók (ma molto più di questo), egli è una personalità isolata nel movimento componistico contemporaneo, ma qualcuna delle sue opere ha avuto consensi anche fuori del ristretto cerchio delle élites intellettuali (ad esempio, il Psalmus hungaricus).

"Lo spirito popolare libero e arioso della musica di K. non è venuto fuori da un'ingenuità rimasta, di poi, rozza ed ignorante. E uno spirito colto e ricercato che si attua in forma squisita e preziosa. Una preziosità che non diventa letteratura ed una lirica immediatezza che non si maschera di smorfie primitiviste. K. è musicista popolare e raffinato ad un tempo, semplice e fino senz'esser contorto, d'una freschezza immediata di canto che non è mai dialetto..." (G. Pannain).

Oltre alle numerose raccolte di canti e danze popolari del suo popolo (circa 3500 catalogati con rigore scientifico), K. ha scritto due quartetti per archi (op. 2 e op. 11), la Sonata op. 4 per violoncello e pianoforte, il Duetto op. 7 per violino e violoncello, la Sonata op. 8 per violino solo, la Serenata op. 12 per due violini e viola, 2 Lieder op. 5 per orchestra, la suite Sera d'estate per piccola orchestra, pezzi per pianoforte (op. 3 e op. 11), il Psalmus hungaricus, op. 13 per tenore, coro e orchestra, l'opera in un atto La Filanda ungherese (Székely fonó), rappresentata anche in Italia nel 1933, alla Scala di Milano, la musica di scena per il liederspiel popolaresco Háry János, ecc.

Vedi anche
Béla Bartók Bartók ‹bå´rtook›, Béla. - Musicista ungherese (Nagyszentmiklós 1881 - New York 1945). Il linguaggio di Bartok, Bela si fonda su un originale rapporto fra la tradizione colta e i canti popolari che raccolse in Ungheria; successivamente egli spinse la sua arte verso conquiste più personali, diventando ... Ungheria Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O. 1. Caratteristiche fisiche Il territorio ungherese si presenta per lo più pianeggiante (per oltre il 70% della superficie totale), con rilievi ... Sándor Veress Veress ‹vä´räš›, Sándor. - Musicista (Kolozsvár 1907 - Berna 1992). Studiò all'accademia di musica di Budapest con B. Bartók e Z. Kodály. Compositore, pianista e studioso di etnologia musicale, prof. di composizione all'accademia di Budapest (dal 1943), nel 1949 si trasferì in Svizzera ove insegnò al ... dodecafonia Sistema di composizione musicale, inventato a Vienna da A. Schönberg nei primi anni del 20° secolo. Nella dodecafonia i dodici suoni della scala cromatica temperata sono posti in relazione uno con l’altro senza che i loro rapporti siano in alcun modo riferibili a una nota fondamentale (come invece avviene ...
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    Musicista (Kecskemét 1882 - Budapest 1967). Direttore del Consiglio dell'Accademia musicale, cui diede il suo valido contributo fino agli ultimi giorni di vita, K. è considerato il capo della moderna scuola nazionale ungherese e insieme a Bartók una delle personalità più rappresentative della vita musicale ...
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    KODALY, Zoltán (XX, p. 239) Leonardo Pinzauti Compositore, etnomusicologo e didatta ungherese, morto a Budapest il 6 marzo 1967. Il prestigio di K., che negli anni fra le due guerre mondiali fu più volte compromesso, specialmente in Ungheria, dai suoi orientamenti politici di sinistra, ha acquistato ...
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