Regista cinematografico (n. Budapest 1917 - m. 1991); scenografo teatrale e cinematografico, nel 1952 esordì nella regia cinematografica con Vihar ("La tempesta"); seguì Elétjel ("Segno di vita", 1954); con Körhinta ("Una piccola giostra", 1955) la sua attività richiamava l'attenzione della critica europea. Particolarmente attratto dall'analisi del passato, ha diretto fra l'altro: Hannibál tanár úr ("Il professor Annibale", 1956), contro il nazionalismo; Duvad ("La belva", 1959); Két félidö a pokolban ("Due tempi all'inferno", 1961), sui lager nazisti; Húsz óra ("Venti ore", 1964); Utoszezon ("Fine stagione", 1967); Isten hozta, örnagy ur! ("Benvenuto, maggiore!", 1969); Az ötödik pecsét ("Il quinto sigillo", 1976); Magyarok ("Gli ungheresi", 1977); Fábián Bálint találkozása istennel ("L'incontro di Fabian Balint con Dio", 1979); Requiem (1981); Gyertek el a névnapomza ("Venite al mio onomastico", 1984).