Nome col quale alcuni designano un unico artista veneziano libraio-editore, incisore in legno, cartografo, attivo nel sec. 16º (egli è certamente da distinguere da un omonimo Zoan Andrea V. autore d'una nota stampa della Giuditta; secondo altri si dovrebbe distinguere anche un terzo Zoan Andrea V.). Dell'attività silografica che va sotto questo nome, primo esempio è l'Opera nova contemplativa (1510 circa), una specie di Bibbia dei poveri (è questa però l'opera che alcuni attribuiscono a un terzo Zoan Andrea V.). Nel libro Apocalypsis Iesu Christi (1516) si notano elementi di gusto düreriano. Nella Vita del glorioso apostolo Zoanni (1522) a V. è attribuito il soprannome di Guadagnino; del Guadagnino sono note le edizioni di Ariosto (1549, 1554, 1556, 1559, ecc.). L'ultima sua opera nota è del 1572. Si ricordano ancora una carta della Francia (1536) e una veduta di Venezia.