ZNOJMO (ted. Znaim; A. T., 59-60)
Città della Moravia meridionale, 289 m. s. m., non lontano dal confine con l'Austria, posta presso la riva sinistra del fiume Dyje (affluente di destra della Morava) che in questo punto lascia il massiccio boemo, dove ha inciso profondamente la sua valle nelle rocce cristalline per passare nel bacino della Moravia meridionale, popolato già da epoca molto antica, data la fertilità del suolo e il clima temperato. Nel contado si coltivano cerêali, frutta, ortaggi (specialmente cetrioli largamente esportati) e alligna anche la vite; si lavorano conserve alimentari, cuoiami, oggetti di argilla, prodotti che si scambiano nell'importante mercato. Dato che le rive del fiume sono alte e il corso scorre incassato in vicinanza del confine, Znojmo ha avuto nel passato anche funzioni militari (cinta di mura, ora abbattuta, e castello, di cui resta una cappella rotonda del sec. XII). Nel 1910 su 18.825 ab. 16 mila erano Tedeschi; ma poi la loro percentuale è alquanto diminuita per l'aggregazione (1919) dei comuni vicini, prevalentemente cèchi, che hanno portato il numero degli abitanti a 25.832.
La cappella del castello, detta di S. Caterina, dell'inizio del sec. XII ha un affresco dell'inizio del sec. XIII, rappresentante la genealogia della famiglia dei Přemyslidi. Nella chiesa di S. Nicola (1440) e in quella di S. Michele, pure del sec. XV, affreschi barocchi. Tra i conventi, si notano quello domenicano, fondato nel 1243, con chiesa edificata dal 1580 al 1735, e quello dei cappuccini. Notevole la cappella di S. Venceslao (sec. XVI). La torre del palazzo comunale è del 1445. Numerosi gli edifici in tardo stile barocco.
Storia. - Il castello di Znojmo viene ricordato per la prima volta soltanto nel 1048. Poco dopo, nel 1055, diventò per quasi un secolo e mezzo sede di un principato appartenente a un ramo della famiglia regnante degli Přemyslidi. Sotto il castello sorsero alcuni villaggi, i quali, approfittando della posizione vantaggiosa su un'importante strada commerciale che univa il Danubio con Praga, crebbero rapidamente. Il re Přemysl Otakar I li ampliò e innalzò prima del 1226 a città, chiamandovi coloni tedeschi dall'estero e la popolazione cèca dai dintorni. La città, che sotto il regno di Přemysl Otakar II fu circondata da una potente cinta di mura, si governava con il diritto municipale della città di Vienna. La preponderanza dell'elemento tedesco fece sì che Znojmo al tempo delle guerre ussite rimanesse fedele al cattolicismo, benché avesse dato al movimento ussita alcuni importanti personaggi (così specialmente Stanislao da Znojmo, prima compagno e poi avversario di Hus, e il prete taborita Ulderico da Znojmo, che difese al Concilio di Basilea il primo articolo di Praga). Per contro, nel sec. XVI la popolazione di Znojmo accettò quasi tutta il luteranesimo tedesco. Solo dopo la battaglia della Montagna Bianca vi fu restaurato il cattolicismo. Nel 1628 nella dieta provinciale vi fu, alla presenza dell'imperatore Ferdinando II, proclamato il cosiddetto "rinnovato ordinamento della terra" e nel 1668 Znojmo ottenne uno speciale statuto municipale. Ai tempi delle guerre napoleoniche la città patì gravi danni. Con l'aiuto del governo di Vienna, Znojmo mantenne il carattere tedesco fino al secondo decennio del sec. XX: allora solamente l'elemento cèco vi si affermò.
Bibl.: A. Hübner, Denkwürdigkeiten der königl. Stadt Znaim, Znojmo 1869; Fr. V. Peřinka, Znojemský kraj (La regione di Znojmo), in Vlastivěda moravská (Storia patria morava), VI, Bruna 1904; F. Schenner, Quellen zur Geschichte Znaims im Reformationszeitalter, in Zeitschrift des Vereins für die Geschichte Mährens und Schlesiens, Bruna 1904-06; K. Polesný, K založení města Znojma (Intorno alla fondazione dela città di Znojmo), Znojmo 1926; A. Vrbka, Gedenkbuch der Stadt Znaim 1226-1926, Mikulov 1927.