Pseudonimo della scrittrice lituana Julia Beniuševičiūtė-Žymantienė (n. presso Plunġe 1845 - m. Marijampolė 1921). Autodidatta, esordì in età avanzata con la novella Piršlybos ("Il contratto nuziale", 1894), cui seguirono racconti, romanzi e drammi, di una grande forza realistica, raccolti nel volume Žemaitės raštai ("Scritti di Ž.", 1904). Molte delle opere di Ž., che non si impadronì mai completamente della lingua lituana, sono scritte nel dialetto della sua regione d'origine, la Samogizia, e furono corrette da altri (in partic. dal linguista J. Jablonskis).