Zeitgeber
È un termine che deriva dalle parole tedesche Zeit, tempo, e Geber, datore. È stato adottato da Jürgen Aschoff, uno dei padri della moderna cronobiologia, per indicare qualsiasi tipo di segnale in grado di modificare la fase di una oscillazione biologica endogena e, quindi, di sincronizzare l’orologio biologico che la genera con l’ambiente esterno. In natura, per la maggior parte degli organismi terrestri, lo Zeitgeber più importante e più efficace è senz’altrso rappresentato dalla luce e dalle sue variazioni cicliche, come quelle che caratterizzano il ciclo giorno-notte determinato dalla rotazione terrestre intorno al proprio asse (che sincronizza l’orologio biologico circadiano), o i cicli stagionali dovuti al moto di rivoluzione attorno al sole (che sincronizzano l’orologio biologico circannuale). Anche le variazioni cicliche di temperatura, come quelle prodotte dall’alternanza del giorno e della notte, possono agire da Zeitgeber nei confronti degli orologi biologici endogeni, in particolare nel caso di alcuni cianobatteri, dei funghi, delle piante e degli animali a sangue freddo. Luce e temperatura sono quindi importanti variabili ambientali periodiche, o quasi-periodiche, che, se accoppiate alle oscillazioni endogene, ne controllano il periodo e determinano una fase appropriata della ritmicità, in particolare di quella circadiana. Tra gli Zeitgeber non fotici, negli animali possono risultare piuttosto efficaci alcuni stimoli derivanti da interazioni sociali, che sembrano ‘rinforzare’ la sincronizzazione prodotta da cicli di luce-buio o da altri agenti sincronizzanti, da abitudini alimentari, per es., il consumo dei pasti a ore ben definite, o da trattamenti farmacologici somministrati in periodi ben definiti nel corso delle 24 ore. Nell’uomo, la desincronizzazione dell’orologio biologico circadiano che si verifica in seguito a rapide variazioni di fuso orario, come nel caso di voli transmeridianici, è causa di una serie di disturbi, in particolare del ritmo sonno-veglia, che vanno sotto il nome di jet lag. La risincronizzazione dell’orologio circadiano con le nuove caratteristiche ambientali sarà tanto più rapida ed efficace quanto più l’organismo sarà esposto a Zeitgeber robusti.
→ Orologi biologici circadiani