Zeeman Pieter
Zeeman 〈zéeman〉 Pieter [STF] (Zonnemaire 1865 - Amsterdam 1943) Prof. di fisica nelle univ. di Leida (1894) e Amsterdam (1900); ebbe il premio Nobel per la fisica nel 1902 per la scoperta dell'effetto che porta il suo nome (v. oltre); socio straniero dei Lincei (1909). ◆ [FAT] Effetto Z.: si manifesta quando una sorgente luminosa viene immersa in un campo magnetico e consiste nella scissione delle righe spettrali di emissione in componenti polarizzate con polarizzazione dipendente dall'angolo tra direzione del campo e direzione di osservazione: v. atomo: V 304 f. ◆ [FAT] Effetto Z. anomalo: v. atomo: I 299 f. ◆ [FAT] Effetto Z. classico, inverso: v. magnetoottica: III 570 c, d. ◆ [FAT] Effetto Z. longitudinale, trasversale: v. atomo: I 300 b. ◆ [FAT] Energia di Z.: per una particella dotata di momento magnetico μ, in un campo di induzione magnetica B, vale hνL=2μB, con h costante di Planck, νL frequenza di Larmor: v. interferometria neutronica: III 278 a. ◆ [FAT] Livelli di Z.: livelli energetici corrispondenti alle righe spettrali osservate nell'effetto Zeeman. ◆ [PRB] Macchina della catastrofe di Z.: v. catastrofi, teoria delle: I 525 e. ◆ [FAT] Separazione Z. normale: v. atomo: I 300 c. ◆ [FAT] Sottolivelli Z.: v. atomo: I 300 e. ◆ [ASF] Tripletto Z.: quello che si può osservare nell'effetto Zeeman.