Zebedeo
Personaggio neotestamentario, padre degli apostoli Giacomo e Giovanni (Marc. 1, 19-20) e marito di Salome (Marc. 15, 40; Matt. 27, 56).
Se i vangeli sinottici scolpiscono il singolare destino dei figli in particolare rilievo, essi assegnano però generici caratteri di operosità a Z.: questi è sulla spiaggia di Cafarnao in Galilea intento a esercitare il suo mestiere di pescatore e a riparare le reti assieme ai figli quando Gesù ordina a Giacomo e Giovanni di abbandonare ogni cosa e di seguirlo. Z. non ostacola il loro immediato e generoso consenso alla vocazione apostolica; anzi, la sua presenza nel racconto evangelico pare esaurirsi nella funzione di riferimento genealogico e di testimonianza all'attività spirituale dei figli. Così anche la descrizione di Salome, allorché assiste con altre pie donne all'agonia e morte di Gesù, è contenuta nei termini di " madre dei figli di Zebedeo " (Matt. 27, 56).
In Mn III IX 11, volendo mostrare l'impetuosa, ingenua superficialità delle parole di s. Pietro, D. si riferisce perifrasticamente a Giacomo e Giovanni, che con Pietro furono testimoni della trasfigurazione, quali filii Zebedaei.