HERBERT, Zbigniew
Poeta, saggista e drammaturgo polacco, nato a Leopoli il 29 ottobre 1924. La sua prima raccolta di versi, Struna swiatla ("La corda di luce"), è del 1956; ad essa seguono: Hermes, pies i gwiazda ("Hermes, il cane e la stella", 1957), Studium przedmiotu ("Studio dell'oggetto", 1961), Napis ("Scritta", 1969), Pan Cogito ("Il signor C.", 1974). La poesia di H., uno dei più noti poeti polacchi contemporanei, possiede un carattere altamente intellettuale, di riflessione filosofica sulla condizione esistenziale dell'uomo. "Poeta della cultura", H. opera, muovendo dalla tradizione classica, un incessante confronto fra passato e presente alla ricerca di un punto fermo, di criteri di vita in un mondo sentito come incerto e minaccioso. Alle tendenze "neocatastrofiste" fanno da contrappeso la distanza e l'ironia, che conferiscono una misura stoica al suo argomentare, caratterizzato da una severa disciplina formale, da un linguaggio semplice, dal tono pacato e discorsivo, dotato di grande comunicatività. H. è autore anche di drammi (Dramaty, 1970), che si muovono nell'ambito della stessa problematica della sua lirica, e della raccolta di saggi Barbarzynca w ogrodzie ("Il barbaro nel giardino", 1962), in cui risale alle fonti della tradizione culturale europea, soprattutto medievale.
Bibl.: J. Błoński, Tradycja, ironia i glæbsze znaczenie, in Poezja, 1970, n. 3, pp. 24-38.