ZANZIBAR (XXXV, p. 890)
Ex protettorato britannico, indipendente dal 10 dicembre 1963. A partire dal gennaio 1964 è entrato a far parte, unitamente al Tanganica, della repubblica federale della Tanzania (v. in questa Appendice).
Storia. - Dal febbraio 1964, divenuto Repubblica, lo Z. si è unito al Tanganica (dall'ottobre con il nome di Tanzania, v.).
L'esito indeciso delle elezioni legislative del 1961 aveva determinato una situazione confusa che il governo, formato dallo Z. Nationalist Party (ZNP), espressione dell'élite araba, non riuscì a controllare, anche per le contrastanti ingerenze straniere. Conseguita nel giugno 1963 l'autonomia interna, dopo le elezioni di luglio si costituì un nuovo governo di esponenti arabi (l'elemento negro della popolazione continuava a restare escluso dal potere); una conferenza costituzionale, tenuta a Londra nel settembre, decise il mantenimento del regime monarchico (il sultano Seyyd Jamshid era successo in luglio al padre Abdullah) e l'accesso all'indipendenza per il 10 dicembre 1963 (in ottobre Z. aveva ceduto al Kenya ogni sovranità sulla fascia costiera di quel paese). Anche dopo l'indipendenza il governo arabo mantenne una rigida preclusione verso la popolazione negra, organizzata in alcune formazioni politiche; questa, il 12 gennaio 1964, guidata dal messianico "maresciallo" J. Okello, insorse violentemente, massacrando migliaia di arabi. Fuggito il sultano, si formò un Consiglio della rivoluzione, presieduto da Abeid Karume. Il nuovo regime, che si caratterizzò di sinistra, procedendo a immediate nazionalizzazioni, fu presto riconosciuto internazionalmente. La convergenza politica avvicinò Z. al Tanganica e il 22 aprile venne proclamata l'unione dei due stati.
Bibl.: M. Lofchie, Zanzibar: Background to revolution, Princeton e Londra 1965; S. G. Ayani, A history of Zanzibar (1934-1964), Londra 1970.