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ZAMACOIS y ZABALA, Eduardo

di José F. Rafols - Enciclopedia Italiana (1937)
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ZAMACOIS y ZABALA, Eduardo

José F. Rafols

Pittore, nato a Bilbao nel 1843, morto a Madrid il 13 gennaio 1874. In questa città fu allievo della scuola di belle arti, a Parigi fu discepolo del Meissonnier. Concorse con varie opere di piccole dimensioni alle esposizioni ufficiali di Madrid dal 1860 al 1866, e uno dei suoi quadri, Gli elemosinieri, fu acquistato dal museo d'arte moderna della stessa città. Stabilitosi a Parigi, vi ebbe grande successo e fu decorato con la Legion d'Onore.

Le sue tele più notevoli sono, di quello che può dirsi il suo primo periodo: Ufficiali di guardia, Un violinista, Ultimi momenti di Cervantes, La prima spada, Episodio della guerra dell'Indipendenza; del secondo periodo: Buffoni del secolo XVI, Il refettorio dei Trinitarî a Roma, L'amor platonico, L'educazione di un principe (medaglia d'oro all'esposizione di Parigi del 1870), La guardia campestre, I due confessori, Un paggio di Carlo IX, Ritratto di Carlo III, Un uomo d'armi, Frate che acconcia la sua parrucca, Mentre piove, Un confessionale. Le sue ultime opere, presentate, dopo la sua morte, all'esposizione di Parigi del 1878, sono: un Autoritratto, Il favorito del re, Scaccomatto e il Ritratto della signorina Stewart. Lo spirito analitico del Zamacois somiglia a quello del Fortuny, distinguendosene tuttavia per un certo tono leggermente umoristico.

Bibl.: M. Ossorio y Bernard, Galería biográfica de artistas españoles del siglo XIX, Madrid 1883-1884, p. 707; M. Abril, La Pintura, appendice alla Historia del Arte di K. Woermann, Madrid 1925, VI, p. 713; E. Bénézit, Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays, Parigi s. d., III, p. 1094.

Vedi anche
spada Arma bianca, a lama per lo più lunga, diritta e appuntita, con uno o due tagli o anche senza. ● La spada vera e propria (lat. gladius, spatha) si ebbe quando i progressi tecnici della metallurgia permisero un allungamento delle lame dei pugnali di bronzo. Grande sviluppo ebbero le spada minoico-micenee. ... violino Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli altri, dal sol2 al do7. Fissato nella sua forma attuale alla fine del Cinquecento (violino fig.), è costituito ... Miguel de Cervantes Saavedra Cervantes Saavedra ‹... saabħédħra›, Miguel de. - Scrittore (Alcalá de Henares 1547 - Madrid 1616). Fu in Italia al servizio del cardinale Giulio Acquaviva (1570), combatté e fu ferito a Lepanto (1571); nel 1575, fatto prigioniero dai Turchi, fu inviato in Algeri dove trascorse cinque anni. Finalmente ... pittura Arte di dipingere, raffigurando qualche cosa, o esprimendo altrimenti l’intuizione della fantasia, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni su una superficie. I procedimenti che permettono di fissare su una superficie (supporto) sostanze coloranti o pigmenti, secondo la volontà e il progetto ...
Vocabolario
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honni soit qui mal y pense 〈onì su̯à ki mal i pãs〉 (fr. ant. «sia svergognato colui che pensa male»). – Motto dell’ordine inglese della Giarrettiera, istituito, secondo una tradizione leggendaria, dal re d’Inghilterra Edoardo III in onore...
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