SHNEUR, Zalman
Poeta ebreo, nato a Šklov (Mogilëv), nel 1887; con Ch. N. Bialik e Sh. Černichovskij una delle più notevoli personalità poetiche della letteratura neo-ebraica.
L'attività letteraria dello Sh. si svolge sia in ebraico sia in-yiddish: nella prima lingua preferibilmente sono scritte le opere poetiche, nella seconda quelle in prosa. Fin dalle prime opere, lo Sh., rivela i tratti caratteristici della sua ispirazione poetica: una rivolta intellettuale e sentimentale contro la civiltà cittadina, rivolta che talora assume aspetti amarissimi quando il poeta parla del gretto mondo dal quale è uscito. Le principali opere in ebraico sono: Bĕ-hārīm ("Nei monti", 1906); Hezyōnōt ("Visioni", 1924); Pirqē yatar ("Capitoli della foresta", 1933), che gli valse il premio Bialik; Lĕ-yaldē Yiśrā'ēl ("Ai figli d'Israele", 1930); Vilna (1923). Le opere giovanili in yiddish sono state raccolte in volume (Gesammelte Schriften, 1909); tra le più importanti successive sono: A Toit ("Una morte", 1909), e il romanzo Noah Pandre, che è stato tradotto in numerose lingue.