Zagabria
Capitale della Croazia. È nominata per la prima volta nel 1093, quando Ladislao il Santo re d’Ungheria vi eresse un vescovato. La città ecclesiastica con le sue chiese e i suoi conventi si sviluppò sovrapponendosi a un vicus che, forse, continuava un antico centro d’età romana sopravvissuto alle invasioni slave (Zagreb o Kaptol). Nel sec. 12° si andò poi sviluppando accanto e del tutto indipendente dalla città ecclesiastica un comune libero di artigiani e commercianti, retto da un giudice coadiuvato da un senato elettivo (Grič o Gradec). La città venne presto fortificata trovandosi continuamente in lotta con la città ecclesiastica. Nel 1242 Z. fu riconosciuta, da Bela IV re d’Ungheria e di Croazia, libera città regia. Dopo che nel sec. 16° i turchi ebbero occupato la maggior parte del territorio croato, Z., che non fu mai raggiunta dai turchi, diventò il centro politico dei croati compresi nel regno degli Asburgo, specie nel corso del sec. 19° e in particolare dopo il 1830, nell’epoca del risorgimento croato. Dal 1867 capitale della Croazia e Slavonia, provincia autonoma del regno d’Ungheria, col proprio sabor (dieta) e con il proprio governo autonomo per gli affari interni, Z. ebbe una grande influenza politica anche sui croati dell’Austria e su quelli della Bosnia e dell’Erzegovina. Nell’apr. 1941 Z. divenne la capitale del regno di Croazia; liberata nell’apr. 1945 dalle forze partigiane di Tito è divenuta capitale della Croazia, Repubblica federata della Iugoslavia fino al 1991.