PASQUALIGO, Zaccaria
Erudito, nato a Verona nel 1600, morto a Roma il 17 febbraio 1664. Fattosi teatino, insegnò a Padova filosofia e a Roma per quindici anni teologia, e occupò importanti uffici nel suo ordine.
L'opera sua che acquistò maggior fama e rimase classica nel suo genere è De sacrificio novae Legis quaestiones ecc., voll. 2, Lione 1662, che riguarda l'Eucaristia. Le altre opere, eccettuate le Disputationes metaphysicae, voll. 2, Roma 1634-36, trattano o di questioni dogmatiche, come Sacra speculativa doctrina de Deo ecc., Venezia 1650, e De statu supernaturali humanae naturae, ivi 1650 (questa seconda proibita nel 1656 "donec corrigatur"), o di questioni canonico-morali: Decisiones morales (in numero di 510), Verona 1641 (proibita nel 1684 "donec corrigatur"); quattro centurie Variarum quaestionum moralium canonicarum, voll. 4, Roma 1647-1652; Praxis ieiunii ecclesiastici et naturalis, Roma 1644; Theoria et praxis magni iubilei, Roma 1650, ed altre minori.
Bibl.: A. F. Vezzosi, Scrittori de' chierici regolari detti Teatini, II, Roma 1780, p. 156; H. Hurter, Nomencl. liter., IV, Innsbruck 1910, p. 298.