Storico ecclesiastico (n. Maiuma, Palestina, 465 circa - m. poco dopo il 536). Studiò ad Alessandria e a Berito. Stabilitosi verso il 492 a Costantinopoli, vi esercitò con successo la professione di avvocato, assurgendo presto a notevole rilievo nella vita della capitale. Mantenendosi estraneo alle controversie teologiche e allineato con la politica religiosa della corte, fu eletto vescovo di Mitilene. Della sua Storia ecclesiastica (ma il titolo originario non ci è noto) si è salvata, più o meno riassunta o ritoccata, una versione siriaca nella compilazione storica di un autore anonimo del sec. 6º; il racconto va dal Concilio di Calcedonia alla morte dell'imperatore Zenone (450-491), la cui politica ha la piena approvazione di Z.; le parti più importanti sono quelle relative all'Egitto e alla Palestina. In versione siriaca sono pure conservate la Vita di Severo d'Antiochia, importante per le notizie sulla vita quotidiana, sui costumi e sulle scuole nelle grandi città di Alessandria e di Berito; la Vita del monaco Isaia e frammenti della Vita di Pietro l'Ibero. In greco è conservato il dialogo Ammonio. Disputa sulla creazione del mondo contro i filosofi; restano frammenti, latini e greci, di una Disputa contro i manichei.