YÜN-NAN (A. T., 97-98)
Città cinese, capitale della provincia omonima, con circa 150 mila ab. nel 1932. Il nome significa: "sud" (nan) delle "nubi" (yün). La città, rovinata durante l'insurrezione musulmana (1856-1872), risorge a nuova vita, dopo l'apertura della ferrovia che la congiunge col Tonchino. È al centro di una pianura fertile e densamente popolata.
La provincia di Yün-nan.
Provincia a SO. della Cina. Marco Polo (ed. Benedetto, Milano 1932, p. 194) la percorse e la descrisse col nome di Caragian. Incorporata nell'impero sotto la dinastia mongola, ebbe un ordinamento amministrativo regolare soltanto nel sec. XVII. Ha un'area di 380 mila kmq. e una popolazione di circa 11 milioni di ab. (29 ab. per kmq.). La popolazione diminuì molto per la rivolta musulmana del 1856-1872.
La provincia confina a N. col Sze-ch'wan e il Si-k'ang, a O. e a S. con la Birmania, a S. col Tonchino, a E. col Kwang-si e il Kweichow.
Il grande altipiano tibetano continua, scendendo verso E., formando l'altipiano dello Yün-nan, quasi interamente costituito da montagne aspre e ripide, solcate da valli profonde, con un'altitudine media di circa 2000 metri. Contiene pochi tratti pianeggianti, separati dai monti, circa il 10% dell'area totale. Pochi sono i frammenti di una antica pianura primitiva, corrosa dai fiumi o demolita dalle frane. Più importanti sono le pianure formate da antichi bacini lacustri. Grandi laghi esistono ancora presso Ta-li fu e Yü-nan fu. Le pianure circostanti costituiscono le zone agricole più importanti di tutta la provincia.
I fiumi principali sono a N. lo Yang-tze kiang; la valle di uno dei suoi affluenti di destra sembra la via più facile per le future comunicazioni ferroviarie con lo Sze-ch'wan. Il Fiume Rosso, che scorre da NO. a SE., in parte navigabile, è la principale arteria di comunicazione col Tonchino. Il Mekong, interrotto da numerose rapide, è navigabile in alcuni tratti. Il Salween e due affluenti dell'Irawady traversano la provincia. I laghi più importanti sono il T'ien hu, a 1930 m. s. m., a S. di Yün-nan fu, il quale versa le sue acque nello Yang-tze, e il Erh-hai, a 3000 m. s. m., ad E. di Ta-li fu.
Lo Yün-nan è molto ricco di minerali utili: stagno (miniere di Ko-k'iu, con 30.000 minatori), zinco, antimonio, piombo, pietre preziose, ambra rossiccia, sale, ecc.
Le città principali sono: la capitale Yün-nan (vedi sopra); Ta-li con 43.000 ab. (quasi distrutta nel terremoto del 16 maggio 1925); Mong-tze con 44.000 ab.; Sze-mao, sulla via del Laos e del Siam, aperte al commercio europeo.
Una ferrovia a scartamento di 1 m. tra Yün-nan e il Tonchino, con un forte traffico, e una linea automobilistica tra Yün-nan e Ta-li fino a Bhamo in Birmania, saranno presto seguite da altre ferrovie e strade in costruzione (1937).
La provincia dello Yün-nan è stata detta un museo antropologico per la grande varietà di popolazioni. Oltre ai Cinesi, le razze principali sono i Miao, Lolo, Chung-Chia e gruppi tibetani e birmani verso O. Nelle pianure la densità è di 40 ab. per kmq. e gli aborigeni sono appena un decimo, mentre nelle montagne la densità è di appena 4 ab. per kmq. e gli aborigeni sono i due terzi della popolazione.
Bibl.: M. Martini, Novus Atlas Sinensis, Amsterdam 1655, pp. 154-168; W. Gill, The River of Golden Sand, Londra 1883; E. C. Baber, Travels and Research in Western China, ivi 1882; H. R. Davies, Yün-nan, the link between India and the Yang-tze, Cambridge 1909; F. Kingdon Ward, The Land of the blue Poppy, Cambridge 1913; G. B. Cressey, China's geographic foundations, New York 1934.