Yuan Shikai
Generale e politico cinese (Xiangcheng, Henan, 1859-Pechino 1916). Servì (1882) nell’esercito cinese in Corea e nel 1885 fu inviato come residente (anban) a Seul. Dopo la sconfitta della Cina nella guerra contro il Giappone (1894-95) fu chiamato a riorganizzare l’esercito e nel 1901 fu nominato viceré del Zhili (od. Hebei). Destituito da tutte le cariche alla morte dell’imperatrice Cixi (1908), di cui era divenuto uomo di fiducia, emerse, in seguito alla situazione creata dalla rivoluzione del 1911, come figura politica capace di conciliare le tendenze conservatrici con quelle rivoluzionarie. Dopo la proclamazione della Repubblica di Cina, fu eletto alla presidenza (1912), entrando presto in contrasto con i nazionalisti del Guomindang, la cui opposizione cercò di eliminare violentemente. Repressa la rivolta nazionalista del 1913, tentò poi di farsi nominare presidente a vita con l’idea di fondare una nuova dinastia imperiale, ma morì dopo soli due mesi.