Scrittore cinese (n. Hangzhou 1960). Annoverato tra i maggiori autori cinesi contemporanei, dopo aver compiuto studi di medicina, ha esordito nel 1983 con alcuni racconti influenzati dalla lezione di Yasunari Kawabata. Una decisa svolta segna i racconti successivi (alcuni dei quali poi raccolti in it. sotto il titolo Torture, 1997), caratterizzati dall'assunzione della violenza come forma espressiva e chiave di lettura di una contemporaneità sospesa tra il passato e un presente in cui le strutture sociali tradizionali, in primo luogo la famiglia, resistono ma sono svuotate di ogni valore. Si è affermato con due romanzi che attraverso storie individuali danno una rappresentazione a un tempo grottesca e commossa delle trasformazioni della società cinese: Huozhe (1992; trad. it. Vivere!, 1997, Premio Grinzane Cavour), storia di un tenace attaccamento all'esistenza nonostante i rovesci e le disgrazie, ambientata negli anni della Repubblica popolare e da cui Zhang Yimou ha tratto nel 1994 l'omonimo film, e Xu Sanguan mai xue ji (1996; trad. it. Cronache di un venditore di sangue, 1999), il cui protagonista è un operaio che vive gli snodi più importanti della storia cinese recente vendendo il proprio sangue per far fronte alle sue esigenze e a quelle della sua famiglia. Tra le altre opere: Zai xiyu zhong huhan (1991; trad. it. L'eco della pioggia, 1998); Xiongdi (2005; trad. it. Brothers, 2008); Shi ge cihui li de zhongguo (2010; trad. it. La Cina in dieci parole, 2012); Di qi tian (2013; trad. it. Il settimo giorno, 2017, Premio Bottari Lattes Grinzane) e la raccolta di articoli apparsi su vari quotidiani e riviste internazionali Mao Zedong hen shengqi (2016; trad. it. Mao Zedong è arrabbiato, 2018).