Studioso ebreo di origine francese (n. 1435 circa - m. 1504 circa), ma nato e vissuto in Italia, soprattutto a Firenze, dove studiò e, dopo aver insegnato in varie città italiane e soggiornato per un certo periodo alla corte di Mantova, risiedette dal 1488 al 1497; fece parte della cerchia di Lorenzo il Magnifico e fu maestro di ebraico di Pico della Mirandola. Tra le sue opere sono un commento storico, critico e filosofico al Cantico dei Cantici, un altro, filosofico-cabalistico, al Pentateuco, e lo scritto mistico L'immortale (Ḥay hā-῾Ōlāmīm). Pensatore eclettico di vasta erudizione, influenzò le dottrine d'amore correnti nel suo tempo.