DOUDAN, Ximénès
Moralista e critico francese, nato a Douai nel 1800, morto a Parigi nel 1872. La sua vita fu tutta legata alle sorti, anche politiche, del duca Vittorio di Broglie, genero di M. me de Staël. Ingegno delicato e meditativo, fine e penetrante, nelle molte sue lettere (Mélanges et lettres, a cura di D'Haussonville, 1876-77; 2ª ed., 1879, 4 voll.) ha lasciato un quadro vivace della società francese del suo tempo, giudicata da un punto di vista liberale. Nell'operetta Des révolutions du goût e in altri saggi varî (Pensées, essais et maximes, 1880; Pensées et fragments, 1881) sono notevoli, soprattutto per la loro indipendenza, molti giudizî su scrittori antichi e moderni. Alcune Lettres inédites sono state pubblicate da P. Bonnefon (Revue bleue, 1912).
Bibl.: Cfr. l'introd. H. Moncel alla nuova ed. delle Révolutions du goût, Parigi 1924; C. Pellegrini, X. D., in Athenaeum, 1925.