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X

Enciclopedia Italiana (1937)
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X


. Lettera estranea all'alfabeto italiano; era la ventunesima e ultima dell'alfabeto latino sino al sec. I a. C.; come forma essa corrisponde alla Χ χ dell'alfabeto greco, ma come suono corrisponde invece alla Ξ ξ, che nell'alfabeto greco occupa il 14° posto ed è simile per aspetto al samech dell'alfabeto fenicio. Circa l'origine del segno stesso, le opinioni sono svariatissime; le iscrizioni e la tradizione letteraria greca sono d'accordo nel considerarlo un'innovazione, il che è dimostrato anche dal posto che occupa nell'alfabeto greco, dopo la Τ τ, che corrisponde all'ultima lettera dell'alfabeto fenicio; l'opinione prevalente è che il segno X sia una modificazione del segno T. Il valore ad esso attribuito dai Latini è da ricondurre al valore che aveva negli alfabeti greci occidentali, della Magna Grecia e della Sicilia; ma la differente pronunzia del segno nella zona orientale e nell'occidentale del mondo greco è questione molto discussa.

Gli alfabeti dell'Europa occidentale e centrale hanno generalmente conservato il segno X x e, in generale, anche il suono; però tanto in inglese quanto in francese, accanto alla pronunzia ks si ha anche l'altra di gz; in catalano e in portoghese ha il suono sc di scena; in spagnolo ebbe il suono di c aspirata, che nella grafia moderna è rappresentata da j, e quello di ks che conserva.

La forma della x non ha attraverso i secoli subito modificazioni profonde nella scrittura, tranne che talvolta i due estremi destri sono stati uniti, per poter eseguire la lettera di un solo tratto.

Il segno X che ha, nel sistema di numerazione latina il valore di 10, non sembra che abbia connessione con la lettera; esso esiste infatti presso gli Etruschi, nel cui alfabeto la lettera mancava; sembra che il segno sia originato dall'accostamento di due V, segno del 5.

Vedi anche
grafema Nella terminologia linguistica, la minima unità grafica di un sistema alfabetico o sillabico o ideografico ecc., cioè un segno che in un determinato sistema grafico si distingue da tutti gli altri segni del sistema e pertanto è in grado di far distinguere sul piano grafico una parola da altre. alfabeto linguistica Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.  ● L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla primitiva fase ideografica a un grado più evoluto, in cui determinati segni hanno acquistato ... catalano Lingua neolatina del gruppo ibero-romanzo, parlata oggi da ca. 7 milioni di persone in Catalogna, a Valencia, nelle Baleari, in parte dell'Aragona, nel dipartimento francese dei Pirenei orient., in Andorra e nell'isola linguistica di Alghero in Sardegna. Dopo essere stato estromesso dagli usi pubblici ... scrittura antropologia e linguistica Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze. ● Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di scrittura si fondano sulla rappresentazione del contenuto: è questa la ...
Altri risultati per X
  • x
    Enciclopedia on line
    Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati. Linguistica La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava nella pronuncia antica il suono kh. Negli alfabeti della Magna Grecia X era usata con il ...
Vocabolario
x, X
x, X (ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava nella pronuncia antica...
X
X 〈ics〉. – Denominazione della radiazione elettromagnetica (detta radiazione X, o più comunem. raggi X) provocata dall’interazione con la materia di elettroni veloci (come quelli accelerati in un tubo catodico), scoperta nel 1895 dal fisico...
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