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AUDEN, Wystan Hugh

di Salvatore Rosati - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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AUDEN, Wystan Hugh

Salvatore Rosati

Poeta inglese, nato a York il 2 febbraio 1907. Laureatosi ad Oxford, divenne insegnante. Nel 1939, poco prima dello scoppio della seconda Guerra mondiale, si trasferì negli Stati Uniti di cui ha preso la cittadinanza.

Tra i poeti inglesi della generazione affermatasi negli anni tra le due guerre, A. è una delle personalità maggiori quanto a risultati e più significative quanto a caratteri. Nel mondo spiritualmente disancorato di questo periodo, l'A., come gli altri poeti del suo gruppo, cercò una base in ideologie politiche di sinistra, visibili soprattutto nel rivoluzionarismo, invero un po' facile, della sua seconda raccolta poetica, The Orators, 1932. Peraltro, in questo volume già accenna a risolversi la maniera fortemente cerebrale che aveva reso involuta ed ellittica l'espressione nella prima raccolta (Poems, 1930, 2ª ed. accresciuta, 1933). Sotto l'influsso del linguaggio da canzone popolare assunto da T. S. Eliot in Sweeney Agonistes, l'A. rese sempre più libero e corrente il suo mezzo espressivo, fino a giungere deliberatamente quasi alla filastrocca; così nelle liriche di The Dance of Death, 1933. Da un periodo di collaborazione con Chr. Isherwood nacquero opere drammatiche di carattere satirico e fantastico (The dog beneath the skin, 1935; The ascent of F 6,1936) e un reportage di guerra: Journey to a war, 1939. Sensibile a un gran numero d'interessi e curiosità intellettuali della più varia natura, l'A. sembra trovare consistenza più in una contingente esperienza umana che in un vero e proprio nucleo spirituale, col risultato di essere presente nella sua poesia più come tono caratteristico che come delineata e compiuta personalità. Così anche in opere recenti, quali New York letter, 1941; For the time being, 1945; The age of Anxiety, 1948. Altre opere: Look Stranger, 1936; Spain, 1937; An other time 1940; Letters from Iceland, 1941, con L. MacNeice.

Bibl.: G. Bullough, The trend of modern poetry, Edimburgo 1941; S. Spender, Poetry since 1939, Londra 1946.

Vedi anche
Stephen Spender Poeta e critico (Londra 1909 - ivi 1995), prof. (dal 1970) di inglese nell'University College di Londra. Esordì con Nine entertainments (1928), seguiti da Twenty poems (1930) e Poems (1933) in cui si mostrò partecipe della tendenza che aveva per caposcuola W. Auden, pur realizzando una poesia essenzialmente ... Louis MacNeice Poeta irlandese (Belfast 1907 - Londra 1963). Formatosi sui classici, inizialmente influenzato da W.H. Auden, usò un liguaggio ironico  e talvolta colloquiale per esprimere contenuti di critica sociale e questioni problematiche della realtà del suo tempo. Tra le opere: i 34 canti di Autumn journal (1939), ... William Stanley Merwin Poeta statunitense (New York 1927 - Haiku, Hawaii, 2019). Dopo gli studi alla Princeton University ha trascorso molti anni in Europa, soprattutto in Inghilterra e nella Francia meridionale, dove ha approfondito il suo interesse per il passato, in partic. per la mitologia classica e la tradizione medievale. ... John Berryman Poeta e critico statunitense (McAlester, Oklahoma, 1914 - Minneapolis 1972). Ha insegnato alla Harvard University e a Princeton. Il linguaggio poetico tormentato e complesso, la sintassi contorta sono la rappresentazione efficace di una coscienza letteraria e morale investita dal senso della crisi contemporanea. ...
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    Poeta, drammaturgo e librettista inglese naturalizzato statunitense (York 1907 - Vienna 1973), tra le massime personalità della poesia in lingua inglese del Novecento. Leader negli anni Trenta dei poeti di avanguardia, la sua produzione letteraria si contraddistingue per l'impegno politico, sociale ...
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