ALLEN, Woody
(pseud. di Konisberg, Allen Stewart)
Attore e regista cinematografico statunitense, nato il 1 dicembre 1935 a New York, nel quartiere di Brooklyn, da una famiglia della piccola borghesia ebraica. La sua vena, in cui un fondo sentimentale viene frenato da censure ironiche, si nutre di cultura yiddish che, in America, è venuta sovrapponendo una stralunata nevrosi metropolitana all'originario tessuto esteuropeo fatto di effusioni patetiche, di commedia e di strazio.
Costrettovi da un attivismo frenetico, A., negli anni Cinquanta e Sessanta, si muove su quello scenario: giornalista, collaboratore di spettacoli televisivi, autore di copioncini per fantasisti di cabaret, intrattenitore in cantine dove si suona il jazz, attore di teatro, televisione e cinema, commediografo a Broadway, ha il primo grande successo nel 1972 con la riduzione cinematografica di una sua commedia, Play it Sam (Provaci ancora, Sam), variazione umoristica sui motivi di Casablanca. Degli stessi anni sono, fra l'altro: Take the money and run (Prendi i soldi e scappa, 1969); Bananas (Il dittatore dello Stato libero di Bananas, 1971) e Love and death (Amore e morte, 1975). Solo attore è in The front (Il prestanome, 1976). La comicità di A., nonostante che l'attore disponga di una faccia attonita, quanto mai duttile, e che il regista inventi felici gags, è frutto di incastri di parole, di intrusioni di massime dettate da uno sconforto esistenziale ("Credo soltanto al sesso e al decesso") in contesti che non sembrerebbero accettarle.
Confortato, come regista e come scrittore, dal consenso degli spettatori, più in Europa che negli Stati Uniti, nei tardi anni Settanta e negli Ottanta A., che ha trovato partners eccezionali in Diane Keaton e Mia Farrow, si abbandona senza quasi più deformazioni caricaturali al suo personalissimo autobiografismo sullo sfondo di una New York caustica e scettica, tormentata e curiosamente allegra. In racconti spesso in bianco e nero, l'umorismo è ormai un freno a un eccesso di partecipazione sentimentale: i duetti d'amore e di disperazione in Annie Hall (Io e Annie, 1977), le intenerite confessioni del regista di Stardust memories, 1980. A cronache quanto mai private, eppure irresistibilmente 'politiche', si affiancano, adesso, scene dalla vita di famiglia, ritratti di donna sotto forma di commedia e più spesso di dramma, dove A. non sempre compare come attore: Interiors, 1978; Hannah and her sisters (Anna e le sue sorelle, 1986); September (Settembre, 1977); An other woman (Un'altra donna, 1989), Alice (1990). Sono momenti di forte densità drammatica che illuminano di luce quasi fredda, quasi lunare, i tipici 'divertimenti alla Woody Allen' quali Manhattan (1979), Broadway Danny Rose (1983), l'omaggio reso alla radio con Radio days (1987), l'episodio Oedipus wrecks (Edipo relitto) in New York stories (1989). Altri film: Zelig (1983); The purple rose of Cairo (La rosa purpurea del Cairo, 1985); Crimes and misdemeanours (Crimini e misfatti, 1989).
Bibl.: G. L. Rondi, Il cinema dei maestri, Milano 1980; G. Bendazzi, Woody Allen, ivi 1984; G. Cèbe, Woody Allen, Parigi 1984; R. Benayoun, Woody Allen, ivi 1985; T. de Navacelle, Woody Allen sul set, Milano 1987; I.P. Guerand, Woody Allen, Parigi 1988.