WOLFRAMITE
- Minerale formato da tungstato di ferro e manganese, corrispondente alla formula generale (Fe, Mn) WO4. Come composizione varia assai corrispondendo a due tipi distinti, indicati rispettivamente con i nomi di wolframite propriamente detta e di hübnerite, di cui la prima corrisponde ai termini più ricchi in ferro (FeO: MnO in rapporto variabile da 4 : 1 a 2 : 3) e la seconda ai termini quasi esclusivamente costituiti da MnWO4. Si hanno anche nella wolframite termini più ricchi in FeO; essi sono compresi sotto il nome di ferberite e giungono fino al rapporto di 9 di FeO per uno di MnO. Oltre al ferro e al manganese, si hanno spesso piccole quantità di CaO e tracce di MgO, SiO2, Nb2O5 e Ta2O5. È abbarstanza facilmente fusibile al cannello dando un globulo più o meno magnetico. Alla perla al sal di fosforo si hanno generalmente colorazioni miste, con prevalenza nella vera wolframite di una tinta rosso giallastra alla fiamma ossidante e rosso bruna alla riducente. Nella hübnerite e nella ferberite invece prevalgono in modo assoluto le tinte del manganese (violetto alla fiamma ossidante e incolora alla riducente) e del ferro (giallo chiarissimo alla fiamma ossidante e verde oliva alla riducente). Sul carbone con Na2CO3 e KNO3 si ha una massa fusa giallo-verdastra dovuta ai manganati, più o meno marcata a seconda delle quantità di manganese. Decomposta dall'acqua regia conformazione di un deposito giallo dovuto alla formazione di WO3; per trattamento con acido solforico concentrato si ha una soluzione incolora che con aggiunta di zinco metallico assume per riscaldamento una tinta azzurra. Sistema monoclino, classe prismatica; in cristalli, generalmente tabulari o prismatici, nei quali prevalgono le forme {100}, {102}, {110), {011}, {111}, {210}, ecc., spesso deformati o geminati secondo (i00j o secondo (100). Durezza = 5-5,5 : peso specifico = 7,2-7,5; 6,8 nella ferberite. Opaca o appena translucida, con lucentezza adamantina o submetallim. Col nome di megabasite si indica una varietà di wolframite proveniente da Schlaggenwald, molto simile a essa per la costituzione chimica. I minerali di tungsteno, e quindi in modo particolare la wolframite e la scheelite (v.), hanno acquistato in questi ultimi tempi un notevole valore, in quanto vengono impiegati per la fabbricazione degli acciai al tungsteno. La wolframite, frequente ma non molto abbondante, si trova particolarmente nei filoni stanniferi associata alla cassiterite (v.) e al quarzo. La sua giacitura nelle granuliti e nelle pegmatiti attesta un'origine pneumatolitica. In dette rocce e nei filoni appare sempre disseminata in granuli o in piccole masserelle nella massa del minerale o della roccia includente.
In Europa non si hanno che pochi giacimenti in Francia, nel Corrèze, in Inghilterra, in Sassonia, in Boemia, nel Portogallo e in Spagna. Sono invece di maggiore importanza i giacimenti americani (Stati Uniti, Messico, Argentina, Perù, ecc.) e quelli dell'Australia, della Cina, del Giappone e del Siam. La produzione complessiva è però sempre molto limitata.