Generale e uomo politico polacco (Kurow, Lublino, 1923 - Varsavia 2014). Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà terriera, nel 1939 fu deportato in URSS dove si arruolò (1943) nelle unità militari polacche formate dai Sovietici. Combatté prima i Tedeschi e poi (1945-47) le formazioni di guerriglia in lotta contro il governo al potere. Entrato nel 1947 nel partito comunista (allora Partito dei lavoratori), nel 1960 assunse la direzione politica delle forze armate e l'anno successivo fu eletto al parlamento. Membro dal 1964 del Comitato centrale e dal 1971 dell'Ufficio politico del Partito operaio unificato polacco (POUP), nel 1973 fu nominato generale d'armata. Dopo i moti popolari dell'estate 1980, assumeva le cariche di primo ministro (febbr. 1981) e segretario generale del POUP (ott. 1981), mantenendo al contempo quella di ministro della Difesa affidatagli nel 1968. Con la soluzione autoritaria della crisi (proclamazione dello stato d'assedio: dic. 1981), J. inaugurò un periodo di repressione mitigata dall'esigenza di non chiudere completamente il dialogo con Solidarność e la Chiesa. Ministro della Difesa fino al 1983 e primo ministro fino al 1985, nel nov. di quell'anno assunse la carica di presidente del Consiglio di Stato, carica di capo dello Stato alla quale veniva rieletto nel luglio 1989, dimettendosi dagli organismi dirigenti di partito. Dimissionario, non si ricandidava alle elezioni presidenziali del dic. 1990.