CHRZANOWSKI, Wojciech (Alberto)
Generale polacco comandante l'esercito sardo durante la campagna del 1849. Nato a Cracovia nel 1793, dopo aver ultimato gli studî nella scuola militare di Varsavia, si arruolò come ufficiale nell'esercito francese, partecipando alle campagne napoleoniche del 1813, 1814, 1815. Caduto l'impero, rimpatriò ed entrò nello stato maggiore russo, partecipando nel 1829 alla guerra contro la Turchia. Ma, allo scoppio della rivoluzione del 1830 per l'indipendenza polacca, il C. si schierò dalla parte dei patrioti contro i Russi, ed ebbe la carica di capo di stato maggiore del comandante supremo, generale Skrzyniecki. Si guadagnò fama di capo avveduto e pronto, tanto come tattico (battaglia di Minsk del 14 luglio 1831) quanto come stratega (ritirata da Zamość a Varsavia). Ma quando si affermò la superiorità dei mezzi russi, il C., che aveva sempre avuto una scarsa fiducia nelle truppe improvvisate, fu vinto dallo scoraggiamento, e come governatore di Varsavia si oppose alla mobilitazione della guardia civica. Caduta Varsavia nuovamente in potere dei Russi, abbandonò la patria e si recò prima a Parigi, poi a Bruxelles. Viveva quasi dimenticato, quando il re Carlo Alberto gli offrì nel 1849 di riorganizzare l'esercito piemontese, duramente provato l'anno precedente. Il C. accettò senza entusiasmo e gli ufficiali piemontesi d'ogni grado subirono di malavoglia il capo straniero. Mancò, in sostanza, il necessario cemento morale fra comandante e subordinati. Fu questa una delle ragioni (non però la sola) del disastro di Novara (23 marzo 1849). Dopo la campagna il C. rimase ancora più di un anno a Torino, attendendo alla compilazione di una relazione sulle operazioni della campagna. Passò gli ultimi anni in Francia, in modesto ritiro, stimato da Napoleone III, che lo considerò e lo trattò come un valoroso cui la fortuna non aveva arriso. Morì a Parigi nel 1861.