WITTENBERG (A. T., 53-54-55)
Città prussiana (nel distretto di Merseburg della provincia sassone) che sorge nelle vicinanze della riva sinistra dell'Elba, presso l'estremità d'un allargamento a forma di bacino d'una valle glaciale, là dove il ripiano del Fläming si rivolge con un pendio poco inclinato verso il fiume. A S. esistono tuttora bassure e zone spesso, inondate. La pianta della città ha forma allungata nel senso dei paralleli e sia la Piazza del Mercato (con il municipio), sia la chiesa parrocchiale si trovano in posizione centrale, raciuse tra strade longitudinali. Data la sua situazione, Wittenberg è stata sempre un'importante città di ponte , e tuttora la linea ferroviaria Berlino-Halle incrocia in questo punto il corso dell'Elba. Perduta quasi ogni importanza come centro culturale dopo che l'università venne trasferita a Halle, vi si è invece sviluppata un'attività industriale d'un certo rilievo (fonderie di ghisa, fabbriche di macchine, distillerie di alcool) favorita dall'esistenza d'un porto fluviale sull'Elba. Nel 1933 gli abitanti erano 25.329.
Monumenti. - Nella collegiata gotica si trova la Conversione di S. Paolo (1586), ultimo quadro di L. Cranach il Giovane; e la tomba di questo con un bel rilievo in alabastro rappresentante la Deposizione di Cristo di Walther di Dresda. La chiesa del castello, dove Lutero affisse nel 1517 le sue tesi, fu costruita dal 1419 al 1500; nell'interno, completamente rifatto in epoca moderna, alcune opere di bronzo della bottega dei Vischer di Norimberga. Il castello, costruito verso il 1500, appare oggi alquanto sfigurato. Della casa di Lutero sono conservati discretamente il portale e la stanza d'abitazione di Lutero. La "Lutherhalle" ha documenti importanti per la storia della Riforma tedesca. Nel castello è sistemato un museo di storia patria.
Storia. - Le origini di Wittenberg risalgono al sec. XII; nel 1180 ne viene menzionato il nome per la prima volta. Già il duca Bernardo di Sassonia vi fece erigere un castello; sotto suo figlio Alberto I (morto nel 1260) Wittenberg divenne la sede dei duchi di Sassonia-Wittenberg. Nel 1293 Alberto II le concesse i privilegi municipali. Con l'estinzione degli Ascanî (1423), Wittenberg passò, con la Sassonia elettorale, ai Vettini. Con le spartizioni territoriali fatte dalla famiglia nell'anno 1485, Wittenberg divenne la residenza della linea ernestina. La città deve al primo elettore di questa linea, Federico il Saggio, l'importanza acquistata in seguito. Fu lui a fondare nel 1502 l'università, divenuta celebre con Lutero, che vi insegnò dal 1508 in poi, e con Melantone, e che contò presto 2000 studenti. Wittenberg divenne, in seguito alle tesi di Lutero (1517), il luogo da cui si estese la Riforma. Dopo la sconfitta di Mühlberg, l'elettore Gìovanni Federico dovette firmare qui, nel 1547, la capitolazione di Wittenberg, rinunziando alla dignità e ai territorî dell'Elettorato; entrambi passarono a Maurizio di Sassonia e quindi agli Albertini, nel cui possesso Wittenberg rimase fino al 1814, perdendo sempre più d'importanza. Nel 1813-14 la città sofferse in modo particolare dell'occupazione francese. Al congresso di Vienna (1814-15) Wittenberg fu assegnata alla Prussia. Decisa la spartizione della Sassonia, l'università fu abolita nel 1815 e unita a quella di Halle.
Bibl.: J. G. Schadow, Wittenbergs Denkmäler der Bildnerei, Baukunst und Malerei, Wittenberg 1825; E. Erfurth, Gesch. der Stadt Wittenberg, II, ivi 1910-27; W. Becker, Lutherstadt Wittenberg (Monogr. deutscher Städte), Berlino 1927; W. Friedensburg, Gesch. d. Univ. Wittenberg, Halle 1917.