WISMAR (ricordata nel 1246 col nome di Wismaria "prato paludoso"; A. T., 53-54-55)
Città tedesca sul Baltico nel Mecklemburgo, presso le rive meridionali del Golfo di Wismar e a N. dello Schweriner See, 20 m. s. m., 50 km. a oriente di Lubecca, con un buon porto che ha avuto notevole importanza al tempo dell'Ansa. Era anche cinta di mura, di cui resta solo una porta (Wassertor, del sec. XV). La pianta ha forma regolarmente rotonda e al centro si trova il Markt col municipio. Raggiunto il periodo più florido alla fine del sec. XIV, passata per un secolo e mezzo (1648-1803) in possesso della Svezia e separata quindi per molto tempo dal suo retroterra naturale, Wismar è ora, con 27.456 ab., in maggioranza protestanti, la terza città del Mecklemburgo, porto di pesca abbastanza attivo, che esporta grano, bestiame, zucchero, mentre importa legname. Priva di collegamento fluviale con l'interno e lontana da centri di commercio importanti, per quanto separata dal bacino dell'Elba soltanto da una dorsale d'una quarantina di metri, essa non ha potuto svilupparsi industrialmente (esistono infatti soltanto segherie e fabbriche di vagoni) ed è alquanto decaduta rispetto al passato. È meta di turisti, specialmente svedesi. Possiede alcune scuole, tra cui una per la preparazione degl'ingegneri.
Monumenti. - Le chiese gotiche di laterizî di Wismar derivano dai prototipi di Lubecca. La più importante è quella di S. Maria (sec. XIV), nell'esterno molto semplice, mentre l'interno sorprende per le sue proporzioni slanciate. Della suppellettile vanno ricordati un altare intagliato (circa 1450), il fonte battesimale di bronzo di I. Apengeter e la lastra tombale della duchessa Sofia di Mecklemburgo (morta nel 1504). La chiesa di S. Niccolò (1381-1459) è una esatta ripetizione di S. Maria. La chiesa di S. Giorgio è nel suo aspetto attuale un rifacimento del 1442-49 con solenni proporzioni nell'interno, che conserva un capolavoro dell'intaglio: l'altar maggiore del 1430 circa. Gli stalli recano ricchi intagli figurati dei secoli XV e XVI. Il Fürstenhof (1553) è la costruzione tedesca in laterizî più importante nello stile del Rinascimento. Le vie di Wismar. ben conservate a lunghi tratti, sono dominate dagli edifici di laterizî tardo-gotici, coi timpani alti, il cui più bell'esempio è la "alte Schule" (circa 1420), col suo pittoresco alternarsi di filari di mattoni maiolicati verdi cupi e rossi. Delle case d'abitazione vanno ricordate l'"alte Schwede", sul mercato, e la casa del borgomastro Schabbelt di Philipp Brandin (1871). Nella "alte Schule" è sistemata la collezione civica di antichità.
Bibl.: F. Schlie, Die Kunst- und Geschichtsdenkmäler des Grossherzogtums Mecklenburg-Schwerin, II, Schwerin 1898; O. Gehrig, Die bürgerliche Baukunst W.s, Wismar 1924; W. Burmeister, Meckelnburg, Berlino 1926; id., Norddeutsche Backsteindome, ivi 1930.