Fisico (Belfast 1824 - Netherall 1907). Dal 1892 pari d'Inghilterra con il titolo di barone di Kelvin of Largs per i suoi meriti scientifici, svolse ricerche sui maggiori problemi della fisica (costituzione della materia, elettromagnetismo, struttura dell'Universo ecc.); la sua fama è legata in particolare a una delle formulazioni del 2° principio della termodinamica. Introdusse la scala termodinamica assoluta delle temperature (scala K.), la cui unità di misura fu successivamente denominata kelvin. Proseguì sino agli ultimi tempi della sua vita ricerche sui maggiori problemi della fisica: soprattutto interessanti quelle sulla costituzione della materia, sull'elettromagnetismo, sulle onde elettriche e luminose, sulla struttura e sul divenire dell'universo.
Laureatosi nel 1845 a Cambridge, proseguì gli studî a Parigi lavorando con H. Regnault. Nel 1846 fu chiamato alla cattedra di fisica dell'università di Glasgow, che tenne per 53 anni. Nel 1890 fu eletto presidente della Royal Society; nel 1892 fu fatto pari d'Inghilterra col titolo di barone di Kelvin of Largs. Nel 1899 si ritirò dalla cattedra e, per mantenere i contatti con la scuola, si iscrisse studente all'università di Glasgow. Socio straniero dei Lincei (1882). n Il suo primo lavoro riguarda la determinazione matematica dell'età della Terra, in base al suo progressivo raffreddamento (i calcoli dettero un'età fra 40 e 400 milioni di anni). Nel 1848 introdusse la scala termodinamica assoluta delle temperature (scala K.), la cui unità di misura fu poi in suo onore chiamata kelvin; nel 1851 pubblicò una fondamentale memoria sulla teoria dinamica del calore e in particolare sulla dissipazione dell'energia. Tra il 1853 e il 1855 si occupò principalmente di elettrofisica (scoperta della natura oscillatoria di certe scariche elettriche, risoluzione di questioni teoriche e pratiche inerenti alla telegrafia, definizione e determinazione delle unità elettriche assolute, ecc.). In collaborazione con P. G. Tait, intraprese a scrivere un Treatise on natural philosophy, di cui però fu soltanto pubblicato (1867) il primo volume, ormai classico, riguardante la meccanica. Si occupò attivamente dei problemi teorici e pratici della telegrafia sottomarina, che alcune sue invenzioni concorsero efficacemente a portare su scala industriale. Si devono inoltre a K. un metodo per la compensazione delle bussole marine e l'invenzione di varî strumenti di misurazione nonché di numerosi apparecchi e dispositivi tecnici. Questi ultimi, specialmente quelli, sopra ricordati, per la telegrafia sottomarina, gli fruttarono una fortuna considerevole e un'elevata posizione nel mondo industriale. La sua opera di divulgatore ebbe grandi riflessi sulla cultura generale del tempo: memorabili tra le altre cose il suo discorso alla British Association nel 1884 sulla costituzione elettrica della materia e le sue conferenze alla Johns Hopkins University di Baltimora sulle onde luminose.